Basteranno al Comune di Napoli altri 90 giorni per presentare un nuovo piano di risanamento finanziario ed evitare cosi l’avvio della procedura di dissesto? È lecito dubitarne. Il Comune ha avuto a disposizione un intero anno, l’anno scorso, e ha prodotto un documento, poi lo ha rivisto e integrato e infine se l’è visto bocciare dalla Corte dei conti che l’ha giudicato insufficiente, lacunoso, evasivo. Una lettura accurata della delibera assunta dalla Corte dei conti, sezione regionale di controllo, il 20 gennaio scorso, dimostra che la decisione di rifiutare il piano comunale proposto dal sindaco de Magistris, dall’assessore al bilancio Palma, dal dirigente responsabile del bilancio Filace, dal responsabile dell’attuazione del piano di riequilibrio finanziario Aurino, è stata una decisione della Corte molto meditata e dettagliatamente motivata. Superare quella decisione riscrivendo il piano di risanamento sarà un’impresa assai ardua. Vediamo il perché. (…)
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Fonte: “La Repubblica” Napoli del 04 marzo 2014 – autore Mariano D’Antonio