L’amministrazione de Magistris è al lavoro per risolvere definitivamente la situazione dei rifiuti urbani, ma contemporaneamente guarda al futuro. Con una delibera approvata il 29 settembre scorso la giunta comunale ha infatti avviato il percorso ambizioso verso il traguardo dei rifiuti zero entro il 2020. La città di Napoli entra a far parte della rete internazionale Rifiuti zero; l’obiettivo di lungo periodo punta al coinvolgimento del mondo produttivo per realizzare merci sempre più pulite e in grado di incorporare i costi ambientali, spingendo al tempo stesso sul versante della raccolta differenziata e su quello della riduzione dei rifiuti. Tra le proposte, la vendita di prodotti alla spina negli esercizi commerciali della grande distribuzione; l’introduzione del “vuoto a rendere” per tutti i confezionamenti in vetro; l’incentivo all’uso di stoviglie biodegradabili e all’uso di pannolini lavabili; l’adozione di imballaggi in plastica biodegradabile; l’istituzione di un sistema tariffario basato sull’effettiva quantità di rifiuti prodotti; la realizzazione di un centro comunale per la riparazione e il riuso di beni durevoli; l’istituzione dell’Osservatorio Rifiuti Zero per il monitoraggio del percorso verso l’azzeramento della produzione di rifiuti.