In Consiglio comunale è iniziato il dibattito sulla manovra di bilancio con gli interventi dei consiglieri: Luigi Esposito, che ha sottolineato i meriti dell’Amministrazione nell’ambito dell’occupazione con lo sblocco delle progressioni verticali e la previsione dello scorrimento delle graduatorie degli idonei all’ultimo concorso; Moretto che, dopo un’ampia panoramica sulle amministrazioni precedenti e sui loro provvedimenti in materia di bilancio, ha esposto le sue perplessità sulla proposta di Giunta sul bilancio e ha sottolineato come le dimissioni dell’Assessore Narducci impongano una riflessione accurata; Formisano, per il quale il piano di investimenti triennale non implica un ulteriore indebitamento, mentre il bilancio di previsione rappresenta un bilancio di transizione verso l’ipotesi di consolidamento finanziario; Fiola che si è soffermato sulla necessità di una riorganizzazione della macchina comunale.
Il consigliere Palmieri ha a questo punto proposto una sospensione dei lavori, proposta accolta dall’Aula all’unanimità, per consentire ai capigruppo di disciplinare il dibattito odierno e programmare il prosieguo della seduta, in attesa dell’intervento del Sindaco de Magistris sulle dimissioni dell’Assessore Narducci.
Alla ripresa dei lavori, presenti 37 consiglieri, il presidente Pasquino ha comunicato le decisioni della Conferenza dei capigruppo: prosieguo del dibattito – a maggioranza l’Aula ha deciso di tenere aperte per 15 minuti le iscrizioni a parlare – per poi dare la parola al Sindaco o, in alternativa, se questi non fosse ancora rientrato da Roma, invertire l’ordine dei lavori per trattare la delibera su Regolamento COSAP (occupazione di suolo pubblico); il termine per la presentazione degli emendamenti alle delibere della manovra di bilancio è stato fissato per le ore 13.00 di domani; la replica dell’assessore al bilancio è fissata per la mattina del 21 giugno.
Il dibattito sulla manovra di bilancio è quindi ripreso con gli interventi dei consiglieri: Fellico, per il quale il problema abitativo, che resta vitale in città, impone di porre nell’agenda dell’Amministrazione la politica per la casa; Coccia, che ha inquadrato le difficoltà di bilancio locale nella generale crisi mondiale, soffermandosi poi sul problema della riqualificazione del centro storico patrimonio Unesco, sull’indispensabile riforma della macchina comunale e sulle difficoltà create agli inquilini del patrimonio pubblico dalla crisi; Nonno che, rilevata la sostanziale inversione di tendenza dell’attuale proposta di bilancio rispetto al passato, ha comunque sollevato alcune critiche sui problemi delle consulenze esterne, della transazione con la Romeo, dell’assistenza scolastica, preannunciando la presentazione di emendamenti; Molisso che, rilevata la difficoltà con cui l’amministrazione ha lavorato al bilancio per la crisi economica, si è soffermata su alcune criticità, a partire da quella costituita dalla mancata approvazione del consuntivo 2011 prima del bilancio previsionale, ed ha auspicato maggiore trasparenza anche per sviluppare la democrazia partecipativa e maggiore spazio alle motivazioni delle scelte politiche e amministrative fatte, criticando il mancato rispetto dell’impegno ad accompagnare il bilancio con un bilancio sociale di genere; Guangi che ha sottolineato la scarsa attenzione prestata alle periferie cittadine, in particolare a quelle dell’area nord nella quale, ad esempio, il quartiere che ospita la discarica, Chiaiano, non ha visto la riduzione della Tarsu; Pace, il quale ha apprezzato l’impostazione “di sinistra” della relazione dell’assessore al bilancio, ha auspicato che la discussione sul bilancio sia l’occasione per una valutazione della rappresentatività e del lavoro fatto dalla Giunta nel corso di questo anno ed ha concluso sulla centralità del diritto all’istruzione pubblica preannunciando alcuni emendamenti tesi ad affrontare alcune gravi situazioni riguardanti scuole cittadine; Lebro che ha rimarcato l’architettura trasparente e di rigore del bilancio soffermandosi su alcuni punti che destano perplessità sulle aliquote IMU e Irpef, sulle modalità d’introduzione della tassa di soggiorno e sulle scelte di dismissioni di alcune partecipate come la Gesac piuttosto che di altre, sulla mancanza di criteri generali per la scelta dei lavori pubblici da attivare prioritariamente e di indicazioni della Giunta in merito alle scelte sulle politiche sociali; Antonio Borriello che ha sottolineato la delicatezza del clima politico nel quale il Comune discute del proprio bilancio, ha invitato ad affrontare con trasparenza e chiarezza il problemi posti dalle dimissioni dell’assessore Narducci, cui va il dovuto rispetto, ha apprezzato la linea dell’assessore Realfonzo di accelerazione sulla riforma delle partecipate, invitato a prestare maggiore attenzione alle esigenze delle Municipalità sul tema della manutenzione urbana e auspicato che si continui a percorrere la strada del risanamento coniugandola con quella della crescita; Palmieri, che ha esordito sugli effetti drammatici della crisi invocando, in un confronto sereno e concreto con le opposizioni, scelte durature e stabili di risanamento, capaci di accompagnare le fasce deboli, di combattere l’evasione e di spezzare la catena del malaffare; ha proseguito criticando alcune scelte – come quella della destinazione dell’ex asilo Filangieri, in realtà la legittimazione di una occupazione abusiva, e quella frettolosa compiuta sulla mobilità con la ZTL – ed ha in generale criticato la scelta di sottrarsi in modo semplicistico alla sperimentazione della finanza pubblica, espresso forti preoccupazioni sulla dismissione del patrimonio e sul ricorso all’avanzo presunto, che produce un’esposizione per crediti di dubbia esigibilità per oltre 450 milioni di euro ed il rischio di arrivare al quinto parametro che definisce gli enti strutturalmente deficitari; Fucito che ha esordito criticando le politiche di risanamento basate solo sui tagli e sulle rigidità del patto di stabilità, incapaci di far ripartire lo sviluppo a causa della crisi di liquidità che inducono, ha proseguito sottolineando la natura nuova della camorra come detentrice di grandi capitali e, dopo aver affrontato alcuni problemi specifici, come la gestione interna del patrimonio, la definitiva stabilizzazione dei Lavoratori Socialmente Utili, scelte più coerenti e incisive sulle partecipazioni comunali, ha chiesto che la politica comunale sia capace di farsi riferimento, in una grande battaglia politica ed economica di respiro, trasparente e chiara, che ridia fiducia ai cittadini; Santoro che ha ribadito le perplessità sull’utilizzo di crediti di dubbia esigibilità, sulla mancata approvazione del rendiconto e sul rischio di acquisire il quinto dei parametri che definiscono un Ente strutturalmente deficitario, aggiungendo, inoltre che è necessario velocizzare il processo di definizione del bilancio consolidato.
Segue…
Il Capo ufficio stampa
Mimmo Annunziata