da sabato 25 febbraio al 1 aprile 2012 al PAN | Palazzo delle Arti Napoli
“Il mio non è un lavoro, ma una terapia. Cerco di trasmettere gioia: ce n’è tanto bisogno al giorno d’oggi, con tutte le brutture che ci circondano”.
Guillermo Mordillo
“Mordillo, il mondo senza parole” è la prima grande retrospettiva completa in Italia dell’autore e umorista argentino Guillermo Mordillo, classe 1932, giramondo che sa parlare senza parole ai bambini e agli adulti, curata dal Museo Luzzati di Genova.
In mostra 110 grandi tavole originali, con una selezione di libri, pupazzi e cartoni animati in loop per un percorso espositivo in cinque sezioni, a cura di Sergio Noberini direttore del Museo Luzzati di Genova (catalogo Nugae edizioni). Per la prima volta a Napoli dopo Genova, Guillermo Mordillo racconterà il suo mondo che ruota intorno a due parole chiave: giocare e ridere. Con intelligenza tagliente e affettuosa, attraverso coloratissimi disegni atemporali che hanno creato un linguaggio universale sprigionando emozioni in tutto il mondo. Vignette familiari, da sessant’anni, a generazioni di tutti e 5 i continenti. Vignette prive di parole, dal tratto semplice e rotondo, dai cromatismi densi e brillanti, che narrano la natura, gli animali e la natura umana, l’antagonismo tra i sessi, la competizione sportiva, le diversità e il bisogno di pace con un sorriso sornione che è lo stesso dell’autore: un «omino piccolo come il personaggio di tutti i miei disegni» dice Guillermo Mordillo in un mondo grande dove lui è «piccino nella galassia, nel paesaggio, nell’ambiente» che tuttavia «mette poca ansia e molta allegria». Come un artista da circo. Come un bambino: «Quell’omino c’est moi», conclude Mordillo che da piccolo sognava di fare il clown.
Fonte: Comune di Napoli