In questa giornata vogliamo ricordare l’agente segreto dell’arte Rodolfo Siviero che contribuì a salvare numerose opere destinate ad arricchire le collezioni del faraonico Museo del Führer, che i tedeschi avevano in progetto di costruire.
Già a partire dal 1940 opere d’arte, sia pubbliche che di collezioni private, grazie all’azione preventiva dello storico dell’arte Bruno Molajoli, furono ricoverate presso palazzi, abbazie e altri luoghi tra Napoli e dintorni, ritenuti sicuri da eventuali attacchi bellici.
Dopo poco si ritenne che quei luoghi fossero poco sicuri e i capolavori furono depositati nell’Abbazia di Montecassino dalle truppe tedesche della divisione Goering.
Il successivo spostamento fu a Spoleto, dove c’era un centro di raccolta delle opere dell’Italia centro-meridionale, perché Montecassino era sulla linea del fuoco. In realtà i tedeschi avevano intenzione di portare le opere in Germania per creare un museo personale di Hitler, infatti molti capolavori vennero trasferiti a Berlino.
Alla fine del conflitto le opere (tra queste vi erano la Madonna del Divino Amore di Raffaello o ancora l’Antea del Parmigianino e la Parabola dei ciechi di Peter Bruegel il Vecchio) furono recuperate nella miniera di sale a Altaussee, presso Salisburgo e portate a Monaco, da lì vennero restituite al governo italiano il 7 agosto 1947, grazie all’intervento di Rodolfo Siviero, capo dell’Ufficio Interministeriale per il Recupero delle Opere d’Arte.
Non perdetevi a questo proposito la visita guidata a cura de le Nuvole di sabato 28 gennaio 2023, alle ore 12.00 al Museo e Real Bosco di Capodimonte. Per prenotare clicca qui:
https://www.coopculture.it/…/le-visit-al…/
Museo e Real Bosco di Capodimonte
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