Gentile cittadina/o,
desidero informarti che ieri, durante la discussione delle linee d’indirizzo del PUC “Napoli 2019-2030”, su mia proposta, è stato approvato dal Consiglio Comunale di Napoli l’ordine del giorno che impegna l’amministrazione a destinare una quota non trascurabile del fabbisogno abitativo ad abitanti e/o nuclei familiari versanti in condizioni di disagio abitativo riconducibile ad affollamento, coabitazione, sfratto, obsolescenza fisica/funzionale dell’alloggio o nei casi in cui l’insediamento occupa luoghi ad alto rischio territoriale (come l’area a valle del Vesuvio e l’area Flegrea).
Questo provvedimento riguarda e tutela gli abitanti e/o nuclei familiari che versano in condizioni di disagio abitativo (affollamento, coabitazione, sfratto, obsolescenza fisica/funzionale dell’alloggio) di lavoratori a tempo determinato, divorziati e single ai quali è precluso l’accesso alla casa a condizioni agevolate.
E’ un ODG rivolto a quel ceto medio, sempre più povero e poco rappresentato dalla politica, con reddito troppo alto per accedere ad abitazione residenziale pubblica (ERP), ma allo stesso tempo troppo basso per accedere al bene casa in regime di pubblico mercato.
Con questa votazione si auspica di vedere inserito nel preliminare di PUC la realizzazione di alloggi con canoni di fitto e a prezzi di vendita calmierati, comunemente definiti Edilizia residenziale sociale (Ers) come previsto dalla Legge Regionale 19/2009.
Consigliere Comunale Napoli
Arch. Gaetano Troncone
Di seguito riporto il testo dell’ ODG votato e approvato relativo alla delib. 86 di approvazione degli indirizzi per la redazione del Piano Urbanistico Comunale “Napoli 019-2030”
CONSIDERATO
Il crescente numero di abitanti e/o nuclei familiari che versano in condizioni di disagio abitativo (affollamento, coabitazione, sfratto, obsolescenza fisica/funzionale dell’alloggio) di lavoratori a tempo determinato, divorziati e single ai quali è precluso l’accesso alla casa a condizioni agevolate.
RITENUTO
Che la domanda sociale non coincide più con quella totale la quale è divenuta sempre più articolata sia per tipologia che per la localizzazione rispetto all’ offerta.
IMPEGNA L’AMMINISTRAZIONE
A destinare una quota non trascurabile del fabbisogno abitativo ad abitanti e/o nuclei familiari versanti in condizioni di disagio abitativo riconducibile ad affollamento, coabitazione, sfratto, obsolescenza fisica/funzionale dell’alloggio o nei casi in cui l’insediamento occupa luoghi ad alto rischio territoriale (come l’area a valle del Vesuvio e l’ area Flegrea).
Nella redazione del Preliminare di PUC dovranno essere individuati i criteri necessari al dimensionamento del fabbisogno abitativo di giovani coppie o famiglie monoparentali in condizioni di disagio abitativo appartenenti alla cosiddetta classe media con reddito troppo alto per accedere ad abitazione residenziale pubblica (ERP), ma allo stesso tempo troppo basso per accedere al bene casa in regime di pubblico mercato. In questo caso è necessario prevedere alloggi con canoni di fitto e prezzi di vendita calmierati, comunemente definiti Edilizia residenziale sociale (Ers) come previsto dalla Legge Regionale 19/2009.
Gaetano Troncone