Le foto della Festa della partecipazione, svoltasi stamattina nell’area antistante la Reggia di Capodimonte per presentare i primi risultati della campagna “Racconta la tua storia al Bosco di Capodimonte” lanciata due mesi fa dal direttore generale del Museo e Real Bosco di Capodimonte Sylvain Bellenger e per ringraziare tutti i donatori. È stato rilanciato l’invito a rafforzare il senso di appartenza al più grande parco urbano d’Italia, al polmone verde della città frequentato ogni anno da quasi 2 milioni di persone.
La giornata è stata allietata dalle note dell’associazione MusiCapodimonte con un repertorio dixieland eseguito dalla Viviani New Band.
Dietro le donazioni di alberi e panchine ci sono le storie dei tanti donatori, come quella dei “ragazzi di via Ponti Rossi 37”, oggi sessantenni che hanno trascorso tutta la loro infanzia e adolescenza all’ombra dei lecci, delle magnolie e del canforo secolare e che vogliono lasciare un segno d’amore e riconoscenza verso il “loro bosco, un posto dell’anima”, quelle dei dipendenti di Capodimonte che qui trascorrono il loro tempo di vita e di lavoro; c’è una dedica ad Adriana Tocco, storica garante dei detenuti in Campania scomparsa quest’estate “la piccola grande donna che a bassa voce muoveva le montagne”, una dedica all’artista Carlo Alfano “dal 1932 e lungo il tempo…”, alla città di Napoli “La nostra bellissima”.
Ci sono anche citazioni di Dostoevskij “La bellezza salverà il mondo”, di Quasimodo “E ogni pausa è cielo in cui mi perdo, serenità d’alberi a chiaro della notte” e di Antoine di Sant-Exupery, tratta dal libro Il Piccolo Principe “C’est le temps que tu as perdu pour ta rose qui a rendu ta rose si importante” e ancora un invito affinché “la natura sia cultura”.
Fondamentale alla buona riuscita dell’iniziativa anche il contributo della stampa cittadina che ha voluto la “propria” panchina ricordando che “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero” (Costituzione italiana, articolo 21), “Il giornalismo ha un larghissimo ideale di verità da raggiungere” (Matilde Serao), “Con i giornali, a volte c’è disordine ma senza di loro, c’è sempre schiavitù” (BenjaminConstant), “La comunicazione avviene quando, oltre al messaggio, passa anche un supplemento di anima” (Henri Bergson) e che è importante “Leggere nella bellezza”.
“Voglio ringraziare di cuore tutti i donatori – afferma il direttore Sylvain Bellenger – sono commosso dall’enorme partecipazione che abbiamo registrato intorno a questa iniziativa: 60 panchine donate al Bosco in poco più di 60 giorni, decine di alberi, fontane e beverini per cani. E’ palpabile l’amore che la città nutre per questo Parco e il mio impegno sarà quello di rinnovare ancor di più il senso di appartenza di tutti al Real Bosco di Capodimonte”.
Soddisfatto anche il presidente degli Amici di Capodimonte onlus, Errico di Lorenzo: “La risposta degli iscritti alla nostra associazione è stata strepitosa, ma siamo riusciti a coinvolgere anche semplici cittadini o altre associazioni. Naturalmente il nostro lavoro continua e chi vorrà diventare “amico” di Capodimonte è sempre il benvenuto per sostenere, al nostro fianco, tutte le attività del direttore Bellenger”.
Museo e Real Bosco di Capodimonte
Foto di Giovanna Garraffa e di Alessio Cuccaro