La pace si costruisce anche con la cultura, e la musica è una delle sue espressioni più alte. E a Napoli questo teatro lirico rappresenta un tempio della musica europea». Sorride il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, accompagnato dalla figlia Laura e, per la seconda volta in pochi mesi mentre fa il suo ingresso tra due ali di funzionari e poliziotti addetti alla sua sicurezza, sembra sgranare nuovamente gli occhi sulla bellezza del San Carlo. Così a mezzanotte quando cala il sipario, il teatro riserva un’ovazione alle due eccellenze di una sera, il Capo dello Stato e il direttore appena sceso dal podio, Zubin Mehta, artefice di una “prima” carica di attese firmata con il regista Daniele Pinzi Pasca, molto applaudita anche dal ministro della Cultura Dario Franceschini. Misure di sicurezza solide ma discrete, con decine di uomini piazzati ad ogni lato, due metal detector che non hanno creato disagi, e sotto i piedi degli immobili tiratori scelti posizionati sui tetti, pulsava tra smoking, velluti, strascichi, gioielli e luccicanti mise (solo alcune davvero eccentriche) un parterre eccitato (…) Continua a leggere l’articolo in pdf
Fonte: “La Repubblica” del 14 dicembre 2015
Autore: Conchita Sannino